
Il nostro aspetto racconta di noi con immediatezza: dice chi siamo, chi desideriamo essere, che ruolo abbiamo o vorremmo avere.
Spesso non ci rendiamo conto di quanto, osservando l’immagine di qualcuno (come forse avete appena fatto con la mia) costruiamo in pochi istanti un’idea, una valutazione, un’aspettativa.
Succede anche quando guardiamo noi stesse o noi stessi.
E se la cura dell’immagine fosse davvero qualcosa di superficiale, perché allora ci prepariamo prima di uscire, di andare al lavoro, di incontrare qualcuno?
La risposta è che l’aspetto è parte attiva della comunicazione: influenza, in modo spontaneo, la percezione di sé e degli altri. Perché l’immagine riflette all’esterno le sfaccettature della nostra identità.
Eppure, raramente ci fermiamo a riflettere su come comunichiamo attraverso abiti, gesti, atteggiamenti. Non si tratta di apparire, ma di imparare a vestire e muovere consapevolmente il proprio corpo, che ogni giorno si relaziona con diversi contesti.